martedì 9 maggio 2017

Dal Vietnam ad Israele, mentre la mostra prende vita

Dopo l'inaugurazione della nostra mostra "Sono un ragazzo fortunato", l'Ircc di Candiolo ha preso contatto con La Stampa sul web e un giovane giornalista gentile, Mauro Pianta, è giunto a casa nostra ed ha scritto la bella intervista che già ho postato; sta avendo una grande diffusione ancora nei giorni successivi. Mauro il mio marito pellegrino è tempestato di messaggi di sconosciuti che gli chiedono anche solo un briciolo di coraggio, o hanno desiderio di condividere la loro esperienza di malattia. Son certa che tutto questo porterà del bene.
Ci piacerebbe creare gruppi di supporto, lui può condividere la sua esperienza mentre lo affianco - come già sto facendo da 5 anni - come terapeuta. Chissà, affidiamo Lassù. Noi ci crediamo.
Ognuno poi ha il proprio sentiero, il pathwork: la musica, il respiro, il camminare, magari la famiglia.. come te. Un bacino a Marco e Giulia anche se non li conosco personalmente. Ma è stato bello conoscere il loro papà…
Ed ecco un nuovo capitolo delle nostre avventure. Stasera Mauro parte per Israele… sono un po' in pensiero.

Per noi questo progetto è un po' come un figlio.
Come un figlio, come dice Gibran Kalil Gibran, che viaggi oltre a noi!
«I vostri figli non sono figli vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di sé stessa.
Essi non provengono da voi, ma attraverso di voi. E sebbene stiano con voi, non vi appartengono.

Potete dar loro tutto il vostro amore, ma non i vostri pensieri. Perché essi hanno i propri pensieri.
Potete offrire dimora ai loro corpi, ma non alle loro anime. Perché le loro anime abitano la casa del domani, che voi non potete visitare, neppure nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di essere simili a loro, ma non cercare di renderli simili a voi. Perché la vita non torna indietro e non si ferma a ieri.
Voi siete gli archi dai quali i vostri figli, come frecce viventi, sono scoccati.
L’Arciere vede il bersaglio sul percorso dell’infinito, e con la Sua forza vi piega affinché le Sue frecce vadano veloci e lontane.

Lasciatevi piegare con gioia dalla mano dell’Arciere.
Poiché così come ama la freccia che scocca, così Egli ama anche l’arco che sta saldo».

(da: “The Prophet” di Khalil Gibran – Knopf – traduzione dall’inglese di G. Carro © 2005)

2 commenti:

  1. Un BRAVI! per la vostra iniziativa e tanti auguri di Buon Cammino!

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    1. Carissimi +Alberto Abba e Pasqualina grazie davvero di 💗 ci vediamo alla Mondadori l'8 alle 17

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