lunedì 23 dicembre 2013

Felice e Santo Natale!

E non dimenticatevi che…
Natale è ha un significato in più!

Hanno sloggiato Gesù

S’avvicina Natale e le vie della città s’ammantano di luci.

Una fila interminabile di negozi, una ricchezza senza fine, ma esorbitante.
A sinistra della nostra macchina ecco una serie di vetrine che si fanno notare. Al di là del vetro nevica graziosamente:
illusione ottica.

Poi bambini e bambine su slitte trainate da renne e animaletti waltdisneyani.
E ancora slitte e babbo-Natale e cerbiatti, porcellini, lepri, rane burattine e nani rossi. Tutto si muove con garbo.

Ah! Ecco gli angioletti…
Macché!
Sono fatine, inventate di recente,
quali addobbi al paesaggio bianco.

Un bambino coi genitori si leva
sulle punte dei piedini e osserva, ammaliato.

Ma nel mio cuore l’incredulità e
poi quasi la ribellione: questo mondo ricco
si è “accalappiato” il Natale e tutto il suo contorno,
e hanno sloggiato Gesù!

Ama del Natale la poesia, l’ambiente,
l’amicizia che suscita, i regali che suggerisce,
le luci, le stelle, i canti.
Punta sul Natale per il guadagno migliore dell’anno.

Ma a Gesù non pensa.
“Non c’era posto per lui nell’albergo”…
Nemmeno a Natale.

Stanotte non ho dormito.
Questo pensiero mi ha tenuta sveglia.

Se rinascessi farei tante cose.
Se non avessi fondato l’Opera di Maria,
ne fonderei una che serve i Natali degli uomini sulla terra.
Stamperei le più belle cartoline del mondo.
Sfornerei statue e statuette coll’arte più pregiata.
Inciderei poesie, canzoni passate e presenti,
illustrerei libri per piccoli e adulti
su questo “mistero d’amore”,
stenderei canovacci per rappresentazioni e film.

Non so quel che farei…

“Venne fra i suoi e non lo ricevettero…”

Oggi ringrazio la Chiesa che ha salvato le immagini.

Quando sono stata, venticinque anni fa,
in una terra in cui dominava l’ateismo,
un sacerdote scolpiva statue d’angeli
per ricordare il Cielo alla gente. Oggi lo capisco di più.
Lo esige l’ateismo pratico
che ora invade il mondo dappertutto.

Certo che questo tenersi il Natale e
bandire invece il Neonato è
qualche cosa che addolora.

Che almeno in tutte le nostre case
si gridi Chi è nato, facendogli festa come non mai.

Chiara Lubich

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